Apolide
Shumona Sinha – Edizioni Clichy – traduzione Tommaso Guerrieri “Non c’era più frontiera tra lo spazio intimo e lo spazio pubblico, la pelle era strappata, la gente poteva sputare, offendere, urlare, scontrarsi dappertutto e in ogni momento.Esha non ebbe il coraggio di dire a Marie, come non aveva il coraggio di dirlo a sua madre …

