Libro Vagabondo_Ventiseiesima tappa
Pistoia è la città che non mi aspetto di trovare. Bella, piacevole da passeggiare tra la sua via principale e quei vicoli che danno una vita diversa alla città; tra quella piazza che “raccoglie il potere” (cito le parole del libraio che a breve incontrerò) e quella piazzetta che raccoglie il mercato. Pistoia è una città dalle molte librerie, mi dice Mauro, il libraio di Lo Spazio, anche se non mi spiego il perché, aggiunge: sappiamo bene come va il mercato del libro.
E allora tu? Chiedo io, perché hai scelto di essere un libraio? Io lo sono da parecchio, mi dice, quando ho iniziato il mondo del libro era altra cosa, era più semplice. Sono diciassette anni che faccio questo lavoro, prosegue,
prima con mia moglie (ex moglie, precisa), poi da solo e ora da dicembre del 2020 ho, anzi abbiamo, aperto Lo Spazio. E a me pare di capire che questa realtà sia anche nata dal desiderio di Mauro di condividere l’esperienza della libreria e di arrivare in un sito più centrale della città, ma anche di creare un luogo diverso, un luogo che non sia solo vendita di libri, ma che crei socialità.
Lo Spazio Mauro lo ha aperto in società con Mario e con lui divide i compiti, dato che questa non è solo una libreria ma è anche un locale che alla sera offre cicchetti veneti e aperitivi: Lo spazio è libreria e bacaro. Ma perché cicchetti in piena Toscana chiedo io? Perché Mario è veneto, ma nemmeno io sono toscano. Mauro, il vero libraio, perché come mi racconterà Mario, non entra libro in libreria che non sia stato scelto da Mauro, arriva da Roma. A Roma ho lavorato nel bar dei miei genitori fin da quando non arrivavo nemmeno alla macchinetta del caffè, mi racconta. E a Roma Mauro si è laureato in filosofia, ma con una laurea in filosofia si fa poco, mi dice, e quindi ho pensato (anzi abbiamo pensato) di aprire una libreria e l’abbiamo fatto qua, a Pistoia, la città della mia ex moglie.
Tra una sigaretta e l’altra, davanti alla porta del locale, dove ombrelloni e tavolini attendono i clienti del tardo pomeriggio, Mauro mi parla del suo percorso, mi racconta le difficoltà di fare il libraio e gestire una famiglia, anzi due precisa;
ma mi parla anche di quello che oggi, secondo lui, è un romanzo, di come oggi sia difficile trovare in un romanzo un’idea totalizzante, un’idea nella quale sia facile riconoscersi come lettore.
E così mi piacciono gli scrittori che quel genere di romanzo un poco lo smontano, mi dice, e mi parla di Gospodinov e di Fisica della Malinconia; poi mi racconta anche che si è sposato con un libro di Sara Gamberini, nel senso che le fedi erano in quel libro, dice, perché era un libro che ci era piaciuto. Insomma un libraio a tutto tondo, penso io.
Dice di essere timido Mauro, o almeno lo dice Mario parlando di lui, ma Mauro è il libraio che si intrattiene in chiacchiere con il cliente, e non so se questo dipenda dal suo essere romano, dall’influenza toscana o, semplicemente, dal fatto che Mauro il libraio lo sa fare molto bene.
E lo fa sia che si tratti di parlare di Vita e destino di Grossman, che consiglia di prendersi il tempo dell’estate per leggerlo, che dell’ultima uscita delle edizioni Tommasi su La pastiera, parlando proprio della pastiera in sé e del ruoto,
che ho scoperto essere lo stampo nel quale si cuoce la pastiera, appunto. Ma questa è un’altra storia, forse.
Mi dice che a Pistoia funziona molto bene anche il settore poesia, perché Pistoia è patria di diversi poeti di un certo valore. E infatti il settore poesia è ben fornito, come lo è la parte dedicata alla saggistica di vari argomenti e, ovviamente, a quella narrativa che predilige le case editrici indipendenti, ma che offre anche uno sguardo sulle ultime uscite (non proprio tutte mi dice Mauro, alcune scelgo proprio di non tenerle; sono uscite che puoi trovare ovunque e non ha senso che le teniamo anche qua). E poi c’è la parte dedicata ai bimbi, un settore che non pensavo fosse contemplato in un luogo che pare riservato solo a un pubblico adulto, ma forse in questo mi faccio influenzare dalla parte alcolica attigua alla libreria. Ho anche scritto un libro per bambini, mi racconta Mauro, mi sono divertito a farlo con mia figlia, a scrivere delle filastrocche per raccontare i disegni di un amico.
A Lo Spazio si entra per bere o per comprare libri? Chiedo.
Entrambe le cose mi rispondono Mauro e Mario;
c’è chi entra per comprare un libro e poi decide di concedersi un aperitivo e chi dopo aver bevuto qualche aperitivo decide di comprare dei libri, a volte l’aperitivo viene proprio consumato leggendo un libro. Poi c’è anche chi si siede ai tavolini all’aperto e nemmeno entra nel locale. Così come può capitare, dopo le ore 18, di vedere il libraio con il bicchiere di vino in mano.
Facciamo anche incontri, mi dice Mauro, ma meno di un tempo. Un po’ a causa del periodo e un po’ perché abbiamo deciso di selezionarli di più. Mario aggiunge che far presentare gli incontri a Mauro è difficile, non lo fa quasi mai, lui è timido mi ricorda. E avevamo un bellissimo gruppo di lettura, aggiunge Mauro, un gruppo che, attraverso i professori, coinvolgeva i ragazzi delle scuole superiori e che, dopo la lettura e la condivisione, portava all’incontro con l’autore. Era bello scoprire il punto di vista dei ragazzi. Ora il gruppo si è un po’ perso, un po’ il periodo, un po’ perché quei ragazzi hanno finito le superiori e sono andati oltre, e creare il ricircolo non è sempre semplice. Ma vedremo…
La libreria, noto, è anche fornita di una vera e propria scalinata “da stadio” dove la condivisioni di esperienze di letture o di eventi io immagino essere meno impostata, più sciolta.
Lo spazio è una bella realtà che mischia il “sacro” al “profano”, la movida alla vita intellettuale. Ed è una realtà gestita da un libraio competente e capace, un libraio che ha una visione lunga su ciò che vuole dire fare commercio, ma anche, e soprattutto, la capacità di essere il libraio che sta fuori dal banco e sa anche ascoltare il cliente.
Ho imparato molto da alcuni lettori, mi dice, mi hanno fatto conoscere autori dei quali nemmeno sospettavo l’esistenza. Mauro è il libraio filosofo, o almeno io lo ricorderò così.
Mi è spiaciuto aver visto Lo Spazio fuori dall’orario dei cicchetti, non aver potuto assaggiare e osservare anche quella vita lì, ma questo credo potrebbe essere un buon motivo per tornare.
Lo Spazio è a Pistoia, via Curtatone e Montanara 20/22
ha un sito
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ha una pagina Facebook








qua è dove potrai conoscere Mauro e ascoltare le sue risposte alle cinque domande

