Libro Vagabondo_Settima tappa
A Cesenatico c’è una libreria davvero bella. Uno di quei luoghi in cui entri e la bocca ti si spalanca da sé; un luogo fatto di mobili antichi, di poltrone morbide, di cuscini e piante. Di vetrinette riempite da libri, ma anche da confezioni di tè (perché questa libreria è anche sala da tè).
C’è anche un gatto che si aggira padrone, e un tavolino con un giradischi che suona: sotto al tavolino vinili che possono venire acquistati. In un angolo ho visto impilati quei Quindici che mi hanno fatto compagnia da bambina
A Cesenatico c’è una libreria che è una vera esperienza, situata su due piani, lascia intuire che al piano di sotto le poltrone possano diventare rifugio e luogo dove intrattenersi a sfogliare le pagine di un libro sorseggiando appunto del tè e scambiando opinioni o solo silenzio.
Questa libreria ha un nome, ovviamente, si chiama Pagina 27, ma quando ho chiesto a Stephanie il perché di questo nome, lei non ha voluto rispondermi, anzi mi ha dato più di una risposta, dicendomi che preferisce che sia io a decidere
e, quindi, per me Pagina 27 è la pagina di un libro che le due libraie (perché in libreria ho conosciuto anche Ronnie, la mamma di Stephanie, anche se loro preferiscono essere professionali e definirsi colleghe) hanno letto qualche tempo fa. Ovvero mi sono tenuta l’idea che avevo prima di salire i gradini della Pagina 27.
Stephanie e Ronnie mi hanno anche detto che loro non consigliano libri, raccontano storie e lasciano scegliere al cliente, al lettore.
Stephanie dice di leggere un libro al giorno, ma in modo diverso, in modo più professionale, credo intendesse dire. Le ho chiesto di dirmi quali sono gli ultimi libri degni di nota che ha letto, ma anche qua non ha voluto rispondermi in modo univoco: quelli che devono ancora uscire, ha detto, o comunque un po’ tutti, o troppi insomma.
Pagine 27 non ha un gruppo di lettura fisso, le cose lì devono nascere per bisogno, così, se, dopo aver letto un libro, si sente la necessità di parlarne, allora ci si siede e se ne parla. Come si potrebbe decidere di ritrovarsi per parlare di piante o per prendere i ferri e trasformare della lana in uno sciarpone:
sì, perché Ronnie è la libraria magliaia, quella che sa sferruzzare e in libreria si vendono anche kit per poter “imbastire” un cardigan.
Pagina 27 è un po’ la borsa di Mary Poppins, ho detto a Stephanie; se si ha il desiderio di qualcosa o di fare qualcosa ecco che c’è la possibilità che lì lo si trovi o si decida di organizzare qualcosa per includere questo desiderio
Stephanie ama dire che loro sono libraie inclusive, che in libreria ogni lettore è ben accetto, ma anche chi lettore non è
E poi ci sono i libri, tanti libri, impossibile non trovare ciò che si cerca o che nemmeno si sapeva di voler cercare. Perché, come mi ha detto Stephanie, alla fine chi entra si innamora delle storie che trova.
Purtroppo non pubblicherò il video intervista fatto a Stephanie, dato che le libraia si era dimenticata di avere un appuntamento con me ed era un poco di fretta, quindi il video si è rivelato sbrigativo e troppo veloce per poter essere montato e lavorato. Ho preso questa decisione perché anche io, come Stephanie e Ronnie che amano (e questo trasuda da ogni loro parola) Pagina 27, voglio bene alle cose mie e per me è importante che vengano fatte bene. E certo non sarà una libreria, ma una semplice intervista o una semplice pagina di Instagram, ma una pagina alla quale tengo. Così mi scuso con le libraie di Pagina 27, come mi scuso per il tempo che ho rubato al loro lavoro che mi hanno sottolineato essere così impegnativo (e io questo lo rispetto, perché come ho ripetuto loro io sono un di più di passaggio).
Stephanie ha voluto anche farmi presente che non si deve pensare che fare la libraia sia un lavoro romantico: è un lavoro fatto di conti, come qualsiasi altra impresa. Non basta amare la lettura per fare la libraia, mi ha detto. Ma ci sarà la passione a muovere tutto, ho detto io. Anche, ma non solo, mi ha risposto.
Se passate per Cesenatico entrate a Pagina 27, la libreria è davvero molto bella. E anche Cesenatico lo è…






