Francesco Pecoraro – Ponte alle Grazie
“Tempo di Pace è stata tutta la mia vita. Noi, nativi della pace, non ci accorgiamo di come la non-guerra ci ha plasmato e reso diversi da tutti quelli vissuti prima di noi… Pace, pace, pace, per noi organismi filtratori, che non sapremo mai nulla di noi stessi, perché la pace ti fa proprio questo, non ti mette alla prova se non nella parte peggiore di te, ti cuoce per tutta la vita, lentamente, e quando arrivi alla fine – non manca molto – ti sta ancora ponendo le domande che ti facevi all’inizio, quanto ti chiedevi se anche tu saresti stato capace di pilotare in guerra un Sacro Spitfire, di non fuggire a rotta di collo vedendoti arrivare addosso un Me 109… Ma io qualcosa di me l’ho saputa lo stesso: sono un non-eroe, un non-coraggioso, un non-dominatore, uno che non ci crede, che non crede a niente, che non ha mai creduto a niente, nemmeno quando mi pareva il contrario… Sono uno-che-molla, uno che per lui niente conta, se non restare in vita nelle migliori condizioni possibili… Questo ho scoperto di me, come specifico organismo prodotto dal Tempo di Pace.”
Ivo Brandani è proprio un non eroe, un personaggio probabilmente non bello, un personaggio che si ritrova a fare i conti con la sua vita, a ripercorrerla tutta e ad affrontarla con la piena sincerità di chi sta dialogando con se stesso.
È un romanzo non semplice La vita in tempo di pace, non semplice da leggere né tantomeno da raccontare, un romanzo senza una vera trama, dove le ore di attesa in un aeroporto in Egitto diventano il motivo per rivivere tutti i sessantanove anni di Brandani e di farlo a ritroso. Il tempo in aeroporto avanza nell’attesa e Brandani nei suoi ricordi diventa da adulto bambino. Ma è un racconto il suo che diventa flusso di pensiero, tranne in alcuni passaggi dove la narrazione è azione, è dialogo; ed è un racconto che si interseca con la storia del nostro Paese, guardata con l’occhio cinico di chi pare non abbia più nulla da perdere o abbia già perso tutto.
“La Pace è guerra di tutti contro tutti: poca la violenza fisica, ma la lotta è maligna e crudele, nel doversi fare spazio, nel lottare per ottenere una parte anche piccola delle risorse disponibili, o un po’ di potere, per quelli a cui interessa… Una guerra senza eroi, combattuta a botte di cocaina, di alcol, di anti-depressivi, di ansiolitici, di sigarette strafumate… Pochi gli eroi ufficiali, pochi monumenti, tutti volutamente anti-retorici, quindi quasi tutti bruttissimi…”
Unico spiraglio di luce, di pace, mi viene da dire di bellezza, oltre a una storia d’amore che comunque Brandani vive a suo modo, riuscendo a rovinarla, a sprecarla, è il ricordo delle vacanze al mare e forse del mare tutto. Dell’Estate
“Per tutta la sua infanzia e giovinezza, Ivo avrebbe desiderato con tutte le sue forze di depurare la sua vita dall’Inverno, abolendolo per sempre, assieme alle stagioni di mezzo, per buttarsi in un’Estate eterna e magnifica, immensa e odorosa di pino e tela olona, marcata dai ritmi delle brezze tirreniche di bel tempo, con quel robusto maestrale che veniva su verso l’una del pomeriggio per quietarsi del tutto verso le sei, le sette di sera, quando la calma di vento annunciava l’innesco di lì a poco della brezza di terra. Un’Estate così, per tutta la vita, anzi coincidente con la vita.”
E quando Pecoraro/Brandani racconta il periodo delle vacanza al mare di quando era ragazzo, dei primi amori, degli ormoni impazziti, delle Settimane Enigmistiche e della gamba di Marcella che assumeva quella particolar posa sul lettino, diventa evocativo e, a mio avviso, regala i momenti migliori o, dovrei dire, quelli che io ho preferito. Mentre mi sono un poco persa nei lunghi monologhi fatti con se stesso, i lunghi monologhi intervallati da puntini di sospensione, in una scrittura che riesce a trasmettere alla perfezione lo stato d’animo del protagonista. Quando il mal di vivere di Brandani acquista le vette più elevate.
“Quali le prove che posso produrre a testimonianza dell’essere vissuto?”
La vita in tempo di pace è il ventunesimo Libro Vagabondo, la proposta di Libreria Muratori di Capriolo (BS)

