Libro Vagabondo_Sesta tappa
Ho scoperto Jacopo e la sua libreria Il Giralibri in tempi non sospetti, ovvero prima di aver pensato al mio piccolo progetto. Per cas<ata di questo periodo cupo che ci è capitato. Quel giorno ci eravamo scambiati due battute in chat, ma forse in quel momento è stato gettato il seme di quell’idea che poi avrebbe preso il nome di #librovagabondo.
Jacopo ha aperto in ottobre, ovvero nemmeno un anno fa, lo ha fatto proprio per colpa o per merito di quel periodo che ha visto noi tutti perdere qualcosa o guadagnare qualcosa, dato che lui si è trovato con del tempo in più per pensare, per coccolare il suo sogno, per dire Perché no?
Sono arrivata a Mestre e ho seguito la linea retta che unisce la stazione a Il Giralibri, ho aperto la porta della libreria e sono stata immediatamente avvolta dalla musica:
il mio sguardo ha raggiunto subito il giradischi che dà il nome alla libreria, poi si è posato sui colori, su quell’ordine preciso di chi ha cura dei propri luoghi, sui dettagli non banali, sulla scelta dei libri. Su come in quell’ambiente ogni cosa sembri avere un suo posto: quello giusto, l’unico possibile.
Prima di salutare Jacopo, o un attimo dopo insomma, sono esplosa in un Ma la tua libreria è bellissima! Perché, credetemi, lo è davvero: bellissima e accogliente. Calda nel senso di affetto, nel senso di abbraccio.
Jacopo ti riceve con la cortesia di chi ha lavorato nel turismo, di chi sa come trattare con la gente, di chi prova piacere nel farlo e quel piacere lo trasmette tutto. Sorride dietro alla mascherina, sorride con gli occhi Jacopo e
non ha paura ad ammettere di essere un libraio inesperto, un libraio che deve imparare ancora molto, e lo fa mentre sistema un libro storto e spolvera uno scaffale.
Ma sa consigliarti, sa muoversi tra quei libri che ama, sa farti sentire a casa, sa parlare con chi entra nel suo mondo, che sia di libri, che sia del suo mestiere o di piante e giardini. Perché Jacopo oltre ai libri e alla musica (che ci ha fatto compagnia in ogni momento, musica molto bella tra l’altro) ama le piante che, tra una chiacchiera e un cliente, annaffia anche.
Se dovessi pensare a tre aggettivi per Jacopo direi: cortese, entusiasta e solare. Insomma lui è un po’ quell’amico che ogni lettore vorrebbe avere per ritrovarsi davanti a una birra a parlare, appunto, di libri.
Ama i libri forti Jacopo, quelli che colpiscono duro, e la letteratura americana e gestisce sette gruppi di lettura. Sette! E cos’è questa se non passione per il proprio lavoro e per la lettura tutta?
Passate a trovarlo, ma fatelo prendendovi il tempo di godere di una chiacchierata con lui, magari sedendovi in poltrona e sfogliando le pagine di qualche libro.





qua è dove potrete conoscere Jacopo e ascoltare le sue risposte alle cinque domande.

