I clienti di Avrenos

George Simenon – Adelphi – traduzione di Federica di Lella e Maura Laura Vanorio

“Era come una dipendenza dall’alcol o dalla droga. La mattina, quando si svegliava spossato, in preda alla nausea, con le gambe stanche per aver bighellonato fino a tardi per le strade di Pera e della vecchia Istanbul, Jonsac si riprometteva:
«Oggi non vedrò né Mufti bey né Selim né Ousoun né Tefik…  Non andrò da Avrenos e non metterò piede nel bar del Pera Palas…»
Se lo ripeteva da anni, poi però, come un ubriaco pentito ma incorreggibile si concede un bicchierino già a metà giornata, faceva in modo di trovarsi casualmente a passare per la Grand-Rue di Pera, dove era sicuro che presto si sarebbe imbattuto nell’uno o nell’altro dei suoi amici.”

Simenon è quell’autore che continui a immaginare vivo, mentre scrive, mentre ci prepara un nuovo romanzo nel quale immergerci, personaggi indimenticabili e luoghi grigi dove farli recitare. Questo perché ogni tanto qualcuno ti consiglia un Simenon imperdibile, un Simenon del quale tu ignoravi l’esistenza, un Simenon che esce da chissà quale cassetto…

Con i clienti di Avrenos Simenon ci regala un bel personaggio femminile: Nouchi. Una donna forse non bella, ma che riesce a farsi desiderare da tutti e, probabilmente, senza concedersi a nessuno. Una donna, anzi poco più di una ragazza, che riesce a manipolare gli uomini (ma anche a piacere alla donne), a portarli a fare ciò che lei vuole. Una donna capace di mostrare il seno, ma di tenere nello stesso tempo distante chi la sta guardando

“D’accordo, il suo non era l’atteggiamento di un’innamorata. Era qualcosa di più prezioso, di più raro. Si era svegliata di buonumore e si stiracchiava, si rotolava nel letto di Jonson come da bambina si sarebbe rotolata in quello di sua sorella”

una donna che riesce a entrare e guidare la vita di Jonson e dei suoi amici “per niente interessanti”, che sono poi i clienti di Avrenos del titolo. Una donna che sa quello che vuole (e soprattutto quello che non vuole) e che fa tutto quello che può per ottenerl

“Affacciata al balcone c’era una donna vestita di azzurro, e quell’azzurro creava, sulla casa bianca, una vivace macchia di colore, che trasmetteva una sensazione di pace radiosa, di quiete irreale.

Attorno a loro, nel giardino, governanti impeccabili come infermiere portavano a spasso i bambini.

Ma gli occhi di Nouchi, di colpo così ravvicinati e penetranti, erano attratti solo dalla macchia azzurra, di quella macchia azzurra di cui avrebbe voluto prendere il posto.”

Ma Nouchi, nonostante questo resta un’adorabile ragazzina, alla quale pare che tutti perdonino tutto e, probabilmente, anche tu lettore farai lo stesso.

Simenon con questo breve romanzo ci porta a Istanbul, ma forse lo stesso romanzo potrebbe anche essere ambientato altrove

“In fondo era lo stesso ovunque, a Bucarest, a Sofia, a Smirne, ad Ankara o a Istabul! Dappertutto c’erano gli stessi night-club, le stesse ballerine, e anche gli stessi clienti.
Due categorie di clienti, per l’esattezza, che Nouchi distingueva a prima vista. Quelli con i soldi, che vogliono divertirsi, invitano due o tre ragazze al loro tavolo, mangiano e bevono senza stare a contare le bottiglie.
E poi gli altri, i tipi come Ousoun e come tutti gli amici di Jonson, che la sera non hanno niente da fare e vanno a sedersi in un angolo per restarci il più a lungo possibile, ordinando la consumazione meno costosa.”

e ci porta in quei locali dove l’indolenza regna, dove pare che ogni situazione, anche la più drammatica, in qualche modo scivoli via, come il fumo di quell’hashish fumata sui divanetti. Ed è forse proprio quell’indolenza la vera protagonista di questo romanzo, sono quei clienti del titolo, quelle notti a cercare qualcosa da fare o una festa dove andare, a contare i soldi per vedere cosa possono permettersi e cosa no, quei sentimenti che sembrano sempre essere guidati dalla noia, dalla fuga dalla realtà, dalla ricerca di altro o magari solo da un vecchio ricordo

«Non sa che l’amore è solo una merce che si può barattare con un pezzo di cioccolato…»