C’è ancora speranza, forse…

Ascolto due ragazzini parlare, avranno dieci, forse undici, anni. Stanno leggendo una targa appesa sul palazzo alle mie spalle, sono seduti sulle loro biciclette, io su una panchina.


La grande guerra, dice uno all’altro, è la Prima Guerra Mondiale.

Lo so, aggiunge, perché mia sorella ha fatto il liceo classico. Io sorrido, l’altro ragazzino non risponde, ma nomina una certa Arianna che vorrebbe chiamare col cellulare.

Hai il numero di Arianna?

Dice il primo, poi ride e prende in giro un poco l’amico.

L’amico risponde che ora che lui è fidanzato, Arianna non lo è più. E qua io sorrido nuovamente.

Alla fine Arianna la chiamano e parlottano un poco, poi il ragazzino con la sorella che ha fatto il liceo dice di non avere nemmeno un cellulare serio, ma un Nokia dei tempi di sua nonna. Con il cellulare serio dell’uno fanno una foto al reperto storico dell’altro, poi la inviano ad Arianna e si mettono a ridere.

Osservo, poco più in là, un uomo che sta pescando, accanto a lui un bimbo, di cinque o sei anni, saltella sugli scogli e propone domane su domande. Il padre paziente risponde e gli mostra un pescatore che più in là ha pescato qualcosa. Il bimbo raccoglie un bastone da terra e lo posiziona accanto alla canna del padre:

provo a pescare anche io chiede, posso?

Il padre sorride e risponde: Certo che puoi, basta che stai attento a non cadere.
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Penso che qualche giorno fa ho visto bambini in fila per due con una bandiera della pace in mano e un unico urlo: Vogliamo la pace!

Penso A un uomo accanto a me che ha commentato Cosa possono capire i bambini di ciò che sta succedendo.

Gli ho detto che è proprio a loro che dobbiamo insegnarlo, che tutto parte da lì.


Ma è politica questa, ha detto lui!
Può essere ho risposto, o è solo il modo di raccontar loro ciò che è giusto e ciò che non lo è.

Temo il  futuro che stiamo raggiungendo, ma quando incontro la meraviglia dello sguardo di alcuni bambini o il sorriso di certi ragazzini, quando penso a quel Vogliamo la pace, sorridente e festoso, riesco a credere che non sarà poi così male…