Bicchierdivino_Torino

Libro Vagabondo_Ventesima tappa

C’è stato un tempo in cui Bicchierdivino era solo un bistrot, un luogo dove si potevano gustare dei buoni piatti, accompagnandoli a una buona scelta di vini.

C’è stato un tempo in cui Maura e Barbara, le due proprietarie del locale, tenevano la loro passione per la lettura per il dopo lavoro, per i momenti di riposo insomma. Ma questo succedeva prima di ciò che è capitato a noi tutti, prima dell’ormai troppo citato lockdown, prima che l’Italia si dividesse in colori e le regole scandissero le nostre giornate, nonché l’apertura o meno di negozi e locali.

Poi questo è successo e Maura e Barbara si sono trovate a dover gestire parecchio tempo libero e hanno deciso di impiegarlo al meglio reinventandosi. Si sono iscritte a un corso per librai, hanno iniziato a studiare i cataloghi delle varie case editrici e, soprattutto, hanno deciso che alla riapertura Bicchierdivino avrebbe affiancato al gusto per il vino e per il cibo, anche quello per quei libri che loro già amavano tanto. E così è stato.

Quando entri in questo locale vieni accolto da un ambiente che ti fa subito pensare a luce e calore. D’istinto, forse, ordini un caffè e mentre lo attendi inizi a guardarti intorno, sapendo già che un giro tra i libri lo devi assolutamente fare. Da Bicchierdivino non si può entrare per bere qualcosa al volo, bisogna concedersi anche il tempo di sfogliare qualche libro, magari di cercare  quello che già era una previsione  di acquisto; chi entra qua deve concedersi anche di fare due chiacchiere con Maura e Barbara, di godere della loro simpatia e del loro sorriso.

Le due libraie si conoscono dal liceo, sono amiche prima di tutto, poi sono diventate cognate e ora anche socie e, nonostante questo (direbbe qualcuno), il loro volersi bene e avere una direzione comune è tangibile. Si confrontano sulle risposte, si prendono un poco in giro quando queste non coincidono, quando i gusti in fatto di libri sono differenti, quando emergono i loro ben distinti punti di forza.

Hanno compiti ben definiti Barbara e Maura, ognuna un suo settore di competenza. Lo avevano prima quando Barbara si occupava della cucina, dopo aver raccolto l’esperienza di un padre cuoco, e Maura del rapporto più diretto con i clienti, della parte del banco, della sala, del vino. Lo hanno ora dove quei due compiti rimangono divisi nello stesso modo (con l’aiuto di due aiutanti – hai visto siamo tutte donne mi dice Maura, sottolineando il suo aspetto “femminista”), ma ora a questo si aggiunge il fatto che Barbara è la più ferrata nel campo dei libri per bambini e ragazzi e graphic novels (questo settore della libreria è molto fornito) e Maura in ciò che riguarda la letteratura per adulti. Ma ovviamente sono intercambiabili, dato che in alcuni orari in negozio troverete solo Maura o solo Barbara. Le due libraie sottolineano di essere all’inizio, di avere ancora molto da imparare e di aver forse sottostimato l’impegno che comporta fare questo lavoro, che però è il più bello del mondo – aggiungono – siamo contente di aver fatto questo passo e lo rifaremmo, ma la strada è ancora lunga e dobbiamo ancora capirla bene.

Ho pensato a una scena di un libro che sto leggendo, dove marito e moglie dividono in due, con un pennarello, ogni stanza della casa che abitano, in modo di avere ognuno la sua parte da utilizzare: qua non è così, qua le due realtà, cibo e libri, se pur ben distinte, trovano punti di incontro, dettagli di convivenza. Però ho sentito di dover chiedere chi è il cliente di Bicchierdivino, se è uno che entra per fare un giro in libreria e poi si prende un caffè o un aperitivo o se è l’esatto contrario.

Maura e Barbara mi hanno detto che per ora è il bistrot che tira la libreria, anche se non sempre è così; la clientela sta cambiando, hanno aggiunto, anche se c’è chi ancora entra nel locale pensando di aver sbagliato luogo, stupendosi di trovare libri.

Ora, mentre sto scrivendo, sto cercando di capire qual è la sensazione che mi ha lasciato questa mia tappa e credo sia Allegria. La sensazione di essermi trovata di fronte a chi ama e fa con passione il suo lavoro, di chi prima di tutto si diverte a farlo e punta a far sentire a suo agio chiunque entri nel locale, di chi non si spaventa se ha molto da imparare o se la giornata è frenetica e lascia anche poco tempo per la lettura:

Barbara mi ha detto che prova a leggere i libri con sua figlia, Maura mi racconta di aver finito le ultime pagine dell’ultimo libro del gruppo di lettura sui mezzi, quella stessa mattina, venendo al lavoro.

Perché Bicchierdivino ha anche un nutrito gruppo di lettura, dal titolo #segretidifamiglia e gestito da @nuvolediinchiostro

Ci siamo raccontate le ultime letture, ci siamo scambiate consigli e Maura mi stava parlando di #Morsi, l’ultimo romanzo di Marco Peano , quando Marco Peano è entrato in libreria…

Torino è una città bellissima, Torino è una città che non tutti sanno essere così bella, Torino è una città da scoprire assolutamente. E la prossima volta che ci verrete, che sia la prima o che sia un ritorno, passate a trovare Maura e Barbara, io lo farò e prenoterò anticipatamente anche un tavolo, perché voglio proprio prendermela comoda e bermi anche un buon bicchiere di rosso piemontese.

Leggere un libro, come bere un bicchiere di vino – mi ha detto Maura – è uno dei piaceri della vita.

Bicchierdivino è a Torino, via San Quintino 15
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qua è dove potrete conoscere Maura e ascoltare la sua risposta alle cinque domande

Il Libro Vagabondo proposto da Barbara e Maura