Biblion_Granarolo (BO)

Libro vagabondo_Quinta tappa

Paola e Margherita mi hanno accolta con entusiasmo nel loro mondo. Lo hanno fatto rispondendo subito alla mia richiesta e lo hanno ribadito sorridendo con gli occhi da sopra alla mascherina, ieri, quando sono passata a trovarle. Quel sorriso che mi sono accorta riservano a ogni persona che nella loro libreria entra; sia che lo faccia per acquistare un libro, sia per ritirare i testi scolastici o per acquistare un biglietto d’auguri o una matita. Perché Biblon per forza di cose (e la forza delle cose è determinata dall’essere una libreria di un piccolo paese: Granarolo è una realtà di poco più di dodicimila abitanti, nella provincia bolognese) deve ospitare anche ciò che proprio libro non è: che sia un gioco creativo o il cioccolato con il sale – ma purtroppo per quello non era ancora stagione – o appunto la cartoleria. Come, del resto,

Biblon deve cercare di accontentare ogni tipo di lettore, farlo sentire a suo agio, perché, come sostengono all’unisono le due libraie, nessuno qua dentro deve sentirsi guardato “dall’alto in basso”, respinto.

Paola e Margherita hanno quel calore che parte dal loro accento bolognese e si dirama nell’entusiasmo di parlare di un mestiere che amano, un mestiere che può essere fatto bene solo se si fonda su passione e su voglia di creare aggregazione, di chiacchierare con il cliente, di consigliarlo e capirlo. Si completano, Paola e Margherita, e il parlare dell’una non prevarica mai quello dell’altra: mi è venuto da pensare a una sorta di armonia o di organizzazione quasi.

Sicuramente ognuna delle due ha portato e porta alla libreria un poco del suo modo di essere, perché come mi hanno detto durante le ore che ho passato con loro: è il libraio (o la libraia) che fa la libreria, ma lo è anche l’ambiente in cui la libreria nasce, le scelte che deve fare per sopravvivere, ma anche e soprattutto per raggiungere il pubblico.

Paola mi ha raccontato di avere “preso in mano” Biblon quattordici anni fa, Margherita di essere qui da quattro anni, e me lo hanno detto con gli occhi brillanti di chi ha trovato il proprio posto, di chi è dove vorrebbe essere. Perché questo è un mestiere che fai se ami i libri, non certo per arricchirti, hanno aggiunto.

Abbiamo parlato molto, ci siamo raccontati i libri letti e scambiato opinioni. Paola mi ha regalato i consigli di chi è dentro questo mestiere da parecchio tempo.

Margherita mi ha detto siediti e chiedimi, perché è davvero bello poter parlare del nostro essere libraie.

Non posso che ringraziare entrambe per l’entusiasmo che ho percepito e per come mi hanno fatta sentire ieri, scusandosi per il fatto che la libreria fosse in disordine a causa degli scatoloni e delle borse coi testi scolastici, ma dedicandomi comunque del tempo. E il tempo è sempre un regalo speciale…

Se passate in zona, fermate la macchina ed entrate a trovarle: sono convinta che una chiacchierata con Paola e Margherita possa dare luce anche a una giornata un poco grigia; e poi ci sono i libri, i loro consigli e quel tavolino dove sono allineate le loro proposte e, magari, sarete più fortunati di me e troverete anche il cioccolato!

qua è dove potrai conoscere Paola e Margherita e ascoltare le loro risposte alle cinque domande

Il Libro Vagabondo proposto sta Paola e Margherita